CUBAN


La Stella d’Acqua era immersa nel silenzio. Tutto ad un tratto si sentì un boato, forte come non mai. L’Ugh e il Ciamb, due palline d’acqua non più grandi di una palla da golf, si svegliarono di soprassalto: qualcosa non andava! Salirono le scale e si precipitarono alla sala di controllo, uno spazio abbastanza ridotto con moltissimi schermi e dove sotto ogni schermo si poteva vedere un ampia tastiera. Lì osservavano quello che succedeva nei mondi circostanti. Ecco che individuarono il problema. Nel Regno dei Colori Vivaci tre ragazzi lottavano furiosamente. L’Ugh e il Ciamb presero il necessario (pozioni, fialette, acqua della Stella d’Acqua,…) si teletrasportarono nel Regno dei Colori Vivaci. Nel frattempo Bianca, una ragazza molto magra e alta, con dei capelli bianchi e occhi giallo pastello; e Azzurra, alta un po’ più di Bianca, con occhi e capelli azzurri erano stremate dal combattimento contro Nero, un terrestre di 7 anni con capelli neri e occhi castano scuro che infetto dalla Schiavara (una malattia terrificante) era fuori di testa e non riconosceva più le sue compagne. Appena videro le due palline che erano comparse in quel preciso istante davanti a loro, Nero scappò via lasciando una nuvola di fumo grigiastro. Le due cugine (Bianca e Azzurra), colte alla sprovvista, trasportarono, con la poca energia rimasta, l’Ugh e il Ciamb nel loro covo segreto.

Il covo si trovava sotto terra (con appena 1505 gradini per raggiungerlo), non era particolarmente grande: l’interno era rivestito in legno di ciliegio e l’esterno era coperto da una bolla magica costruita da Azzurra. In mezzo alla stanza c’era un grazioso tavolo rotondo realizzato con legno di pioppo circondato da tre sedie: una bianca, una azzurra e una nera. Alla destra dell’entrata era posizionato un caminetto di mattoni; c’era la cucina (tutta in legno di castagno). Nell’angolo vicino alla cucina erano posizionati più mobili accostati alla parete contenenti molti liquidi (pozioni, intrugli,…), dall’altra parte della stanza vi era un campo di addestramento protetto da un muro di marmo bianco. In alto si intravedeva un’ apertura che faceva filtrare la luce del sole. Tra la palestra e il bagno vi erano posizionate tre scrivanie e una libreria (fatte tutte di quercia). Sulla prima scrivania c’erano molti fumetti di supereroi (i preferiti di Nero). Era posizionata, in un angolo, una lampada tutta nera. La seconda scrivania era di Azzurra, la più grande, perché lei stessa aveva progettato la base e aspirava al lavoro di ingegnere. La scrivania era a soqquadro: libri di fantascienza, che ricoprivano gran parte dello spazio e molti attrezzi che erano sparpagliati sopra e sotto la scrivania. La terza era la più ordinata: tutte le carte astronomiche erano impilate in un angolo, i fogli, conntenenti informazioni astrologiche, erano riposti in un cassetto e i fogli da disegno erano nell’altro angolo della scrivania insieme ai colori e alle matite. Infine c’era un piccolo bagno ricoperto anche esternamente da mattonelle tricolori (bianche, azzurre e nere).

L’Ugh e il Ciamb si ritrovarono legati a due bastoni di legno, nel campo di addestramento. Ecco che Bianca, il capo, cominciò con il suo solito interrogatorio con cui bersagliava ogni estraneo che trovava in giro:- Chi siete voi? Coma mai vi trovate in questo regno?- riprese fiato e continuò:- Da dove venite? Come siete arrivati qui?- e conclusa quest’ultima domanda al’Ugh e al Ciamb non rimase che rispondere a tutto. Ma c’era un minuscolo problema: l’Ugh e il Ciamb non parlavano e si dovevano connettere con la mente di Bianca e Azzurra per rispondere. Appena finito di rispondere alle domande, fu il turno delle due ragazze, che si presentarono amichevolmente :- Ciao io sono Bianca e lei è Azzurra! Il ragazzo contro cui combattevamo prima era Nero che è infetto dalla malattia più pericolosa del nostro regno: la Schivara. L’Ugh e il Ciamb, colpiti dalle loro parole, decisero di aiutare le due ragazze a trovare l’antidoto per la malattia. Azzurra andò a prendere il libro dove era scritta la cura: non ricordavano le dosi. Aprì il libro a pagina 137, ma la pagina non c’era: era stata strappata! Azzurra si disperò e disse a Bianca ciò che aveva scoperto. Bianca incredula prese il libro e si accorse che quello che le aveva detto Azzurra era vero. Cosa fare?

L’Ugh e il Ciamb si teletrasportarono in tutto il regno, in cerca di Nero. Appena lo trovarono, non senza qualche difficoltà, imprigionarono Nero e chiamarono le due ragazze. Prima di raggiungerlo, Azzurra prese la pozione della verità: Veritaposion. C’era solo un utilizzo ma Bianca e Azzurra sapevano che domanda fargli. Andarono da Nero, che stava cercando in tutti i modi di scappare e gli somministrarono la pozione:- Dove si trova il foglio con la cura della Schiavara?- Nero rispose:- Nel covo- Trovando questa risposta senza senso, cercarono di comprenderla mentre tornavano al covo. Arrivati cercarono dappertutto! Dopo un po’ di tempo Bianca sollevando la sedia di Nero premette un tasto: si aprì un botola sotto la scrivania e il Ciamb, che era lì in cerca di indizi, ci cadde dentro. Bianca sentì un tonfo e chiamò gli altri. Tutti insieme scesero la scaletta e si accorsero di un’ ulteriore stanza: era piuttosto piccola, conteneva solo un divano e un tavolino con sopra una lampada e moltissimi fumetti. Le pareti erano nere e con la scritta “nero” su un lato. Azzurra esclamò subito:- IO NON HO COSTRUITO QUESTA STANZA!-, Bianca dedusse che l’aveva costruita Nero con dei progetti già fatti di Azzurra. Sul tavolino c’era un foglio con la cura. Azzurra lo prese e chiamò l’Ugh affinché l’aiutasse a fare la cura. Usciti presero il calderone e tutti gli ingredienti:

  • 50 db (deciborri= decigrammi) di erba cipollina;
  • 25 db di finocchietto tritato;
  • 75 db di melanina;
  • 2 b (borri= kilogrammi) sale dell’Himalaya;
  • 999 mb (milliborri=milligrammi) d’olio di sole;
  • 34 mb di polpette di rosmarino;
  • 56 dab (decaborri=decagrammi) di occhi d’Omero;
  • 12 dab di pepe giallo;
  • 46 dab di besciamella.

Ritornarono da Nero e gli porsero la pozione che annusò e assaggiò, ritrovando la normalità. Bianca e Azzurra corsero verso Nero e lo abbracciarono. Il ragazzo non ricordava nulla di qullo che era successo fino a quel momento, ma le due cugine, in breve ripercorsero gli eventi e chiamarono l’Ugh e il Ciamb per le presentazioni, ma le due palline erano già scomparse e ritornate sulla Stella d’Acqua senza salutare e da quel giorno non si fecero più vedere.

Ci fu un enorme festa per la ritrovata normalità

Alice & Giulia 🙂