Nella città si iniziava a vedere il sole sorgere, i genitori di Alex dovevano partire per un viaggio di lavoro. "Alex non devi uscire di notte dalla tua stanza" disse la madre. Alex chiese il perché, ma i suoi genitori gli dissero che era per la sua sicurezza. I primi giorni Alex ubbidì ma la sua curiosità era al limite e quindi una notte decise di uscire. Era notte fonda e Alex vagava per il corridoio buio. Vide l'ombra di qualcuno, ma non riuscì a capire chi fosse. Il ragazzo mise da parte la paura e andò a vedere: iniziò a correre verso l'ombra che svaniva sempre più nel nulla. Improvvisamente l'ombra si fermò e il ragazzo riuscì a scoprire chi era: era un uomo alto, con la barba, i pantaloni e la maglietta sporchi e pieni di buchi. In mano aveva un'ascia e Alex pensò che si trattasse di un boscaiolo. Il ragazzo chiese al boscaiolo cosa ci faceva in casa sua, chi fosse e come si chiamava, ma non ricevette risposta. Alex chiese nuovamente: "Cosa ci fai qui?". L'uomo rispose: "Questa era la casa della mia bisnonna, dove ho passato tutta la mia infanzia. Il mio nome è Magnolo il boscaiolo". Il boscaiolo raccontò che quando aveva 16 anni la sua bisnonna morì e la casa fu messa in vendita. Furono i genitori di Alex ad acquistarla. Alex, ancora, non riusciva a capire il motivo per cui Magnolo si trovasse in casa sua e cercò di indagare maggiormente sul suo passato.
Magnolo si rifiutava di rispondere e all’improvviso scappò. Alex lo rincorse ma non riuscì a raggiungerlo. Il ragazzo si guardò attorno e si accorse che ormai era giorno e decise di tornare a casa. Giunto a casa pensò a ciò che è accaduto, vagabondò per le stanze vuote alla ricerca di qualcosa che potesse aiutarlo a capire il motivo per cui il boscaiolo era tornato nella casa della sua bisnonna. Dopo diverse ore di ricerca, Alex sembrò arrendersi quando un rumore nel bosco attirò la sua attenzione. Dietro a un albero vide Magnolo, pala in mano e sporco di terra che scavava. Alex si avvicinò proprio mentre il boscaiolo stava raccogliendo qualcosa di lucente, piccolo e rotondo. “E’ una moneta magica” spiega Magnolo, “Ognuno di noi ha un potere magico speciale e la moneta lo sa far uscire”. Alex voleva assolutamente averla, ma Magnolo non gliela voleva dare. Così il ragazzo riuscì a rubarla. La moneta brillò e Alex sentì che riusciva a controllare le emozioni e i sentimenti delle persone che lo circondavano. Andò in paese e pensò a qualcosa di triste, tutti si misero a piangere. Poi pensò a qualcosa di allegro e tutti risero. Era un potere enorme. Ma Magnolo lo aveva seguito. Il boscaiolo aspettò il momento giusto e lo attaccò alle spalle rubando la moneta. Quella sera Magnolo si trasformò in un lupo mannaro. Chiuso nella casa della sua bisnonna il povero boscaiolo non trovava pace nella sua nuova condizione. Alex lo spiò dalla finestra. L’uomo gli faceva una gran pena. Decise quindi di aiutarlo. Mentre Magnolo dormiva, Alex entrò nella casa e sfilò la moneta dalla tasca del boscaiolo. Di corsa uscì e si precipitò al fiume. Con tutta la sua forza lanciò la moneta il più lontano possibile. Magnolo si risvegliò di nuovo umano, non poteva crederci! Uscito sul patio trovo il ragazzo, stanco morto per la nottataccia. I due si abbracciarono e capirono che la loro amicizia era più importante di qualsiasi magia. Magnolo fece i bagagli, salutò il ragazzo e partì per un lungo viaggio. Poche ore dopo i genitori di Alex tornarono. “Che disastro!” disse la madre “Sembra sia passato di qui un lupo mannaro!”. Alex sorrise sornione e non disse niente.
Asia Paula 1a 2022