Le avventure di Colette


Colette, una ragazza timida e malvagia con i denti bianchi aguzzi aveva un diario dove scriveva tutto quello che pensava ma che le serviva anche per proteggersi e intrappolare gli avversari lasciando una foto al loro posto.

Stava giocando con alcune rocce all’interno dello Stromboli, un grande vulcano, quando vide un’ombra sopra di lei e sentì un tonfo alle sue spalle.

Si voltò di scatto e vide un tigriffe, un animale ibrido derivato dall’unione di una tigre e un drago, non era raro vederlo in giro, è una tigre alata di colore nero con le strisce rosso scuro, gli occhi azzurri con una pupilla a forma di fuoco e le zampe con unghie bianche e affilate, aveva una coda lunga un metro e alla fine un’anello con punte che se lo sbatteva a terra creava un buco nel cemento.

Subito Colette si spaventò ma quando il Tigriffe si avvicinò per annusarla capì che non era li per farle del male.

Dal cratere si sentirono delle risate, Colette guardò in alto e vide due streghe, una bionda e l’altra mora, il naso lungo e storto, gli occhi viola e la pelle verde.

Sapeva che le streghe non credevano che persone e animali ibridi potessero essere amici.

Il tigriffe vide le due streghe, aprì le ali e volò via facendo cadere a terra una delle due streghe. Colette prese il suo diario magico e vi intrappolò la strega lasciando al suo posto una foto istantanea.

L’altra strega scendeva per rimproverare Colette e vedere cos’era successo, Colette guardò le due streghe con occhi tremanti e dissero:<<come hai potuto offenderci!? Adesso dormirai fuori casa per tre giorni>>.

E se ne andarono FURIOSE, intanto Colette andò fuori dallo Stromboli in direzione della foresta Oscura, si mise sotto un albero e rivedendo il Tigriffe che stava venendo verso di lei si rallegrò, il Tigriffe si sedette vicino a lei.

Colette pensò che era ora di dargli un nome:<<Ti chiamerò Leon>>Leon sembrò felice di avere finalmente un nome.

L’anello sulla coda si illuminò di una luce accecante e al collo di Colette spuntò una collana con un ciondolo a forma di tigre alata, questo era segno di una nuova amicizia.

Dopo essersi riposati sotto un albero Leon e Colette sentirono un urlo provenire dal villaggio, corsero allarmati e videro il consigliere del re che stava dicendo:<< Signori e signore di questo villaggio il re annuncia che la principessa Piper è stata rapita da un orco e chi la ritroverà sarà ricompensato>>le persone riunite andarono subito ad equipaggiarsi, Colette pensò di non andarci perché non voleva niente ma ci ripensò, non per salvare la principessa ma per prendere la ricompensa il suo sogno cioè sposarsi con principe Edgar, il fratello di Piper.

Colette entrò in casa pur sapendo che le era proibito andarci.

Appena entrò in casa non vide le streghe e tirò un sospiro di sollievo, andò in camera sua e sul suo letto ancora disfatto vide un biglietto, lo prese e lesse:<<Cara Colette siamo andate via di casa, siamo state crudeli scusaci…>>.

Fu delusa non era colpo loro, si mise il biglietto in tasca e si preparò, stava prendendo una maglietta e dal armadio cadde un pezzo di carta accartocciato:<<che cos’e questo?>> disse Colette non era un foglio qualunque ma UNA MAPPA!

E il percorso segnato in rosso si fermava al “Castello della Morte” da dove nessuno era mai riuscito a scappare.

Colette andò fuori e Leon già lì che la aspettava:<<Alzati Leon è ora di andare>>Leon sbuffò e si alzò, Colette rise e si incamminarono, c’erano 4 tappe:

La prima le Caverne di Cristallo dove abitavano dei Goblin

La seconda le Isole Volanti dove vivevano draghi, tigriffi e altri animali volanti

La terza la Valle degli Unicorni dove se spaventavi un unicorno arrivava una strega che era capace di ucciderti

L’ultima il Fiume di Lava.

Erano già davanti alla caverna e si vedevano le luci di alcuni cristalli, entrarono e subito due Goblin li fermarono:<<Salve viaggiatori, io sono Litz e lui è mio fratello Bitz>> E si inchinarono, Leon non si fidò ma proseguirono:<<Se volete andare avanti dovrete rispondere ad un indovinello>>Disse Bitz.

<<Ci sto>>disse Colette:<<Bene, se apri la mano scompare cos’è?>>Chiese Bitz sogghignando, Colette ci pensò e rispose:<<Il pugno>> incerta ma fece giusto e andarono avanti.

Erano quasi arrivati alla fine ma Leon prese un cristallo appuntito sulla schiena e ruggì, Colette si girò di scatto e corse subito da Leon, lo prese e corse velocemente all’uscita, si fermarono e si sedettero ma Colette vide del sangue colare dalla schiena e subito prese delle bende dallo zaino e le mise intorno alla ferita:<<Così starai meglio>>disse.

Era sera e Colette decise di piantare una tenda e di accendere un falò, non mangiò niente ma Leon andò a cacciare, prese una lepre e se la mangiò.

La mattina seguente, Colette guardò in alto e c’erano delle isole:<<Sono quelle le Isola Volanti ma come faccio ad arrivarci?>>.

Leon si mise bello in mostra, si mostrò possente, aprì le ali e volò pure:<<Va bene Leon però abbassati>>Lui obbedì e Colette salì.

Era fantastico stare in alto:<<Vai Leon! Alle Isole Volanti!>>prese la rincorsa e volò sempre più in alto, non era mai andata su un tigriffe o su qualche altro animale volante.

Appena arrivarono videro due draghi in pietra erano uguali ma a uno mancava una cosa, su un cartello c’era scritto:<<Trova la differenza>>.

Colette guardò bene i draghi, l’ispezionò ma non trovò niente, leon si mise nella posa dei draghi e subito a Colette spuntò un’idea due draghi dovevano essere uguali giusto? un drago aveva una zampa alzata l’altro no, allora provò ad abbassare la zampa ed era giusto!

continuavamo e c’erano altri Tigriffi, Leon li guardo:<< Vai Leon>> disse Colette e lui felice andò a giocare con loro. intanto Colette esplorò e stava per cadere ma un drago la prese al volo e la mise sull’unica isola con un albero “L’albero dei pensieri” ai chiamava e c’era inciso sul suo tronco una scritta “Guarda oltre i pensieri” Colette non capì niente subito ma poi guardò l’albero e vide un sentiero:<<LEON!>> urlò Colette con tutte le sue forze e lui arrivò immediatamente.

Andarono verso il sentiero che portava alla terza tappa. La valle degli unicorni sembrava dolce e senza problemi ma c’era una strega che era capace di ucciderti, Colette sapeva di questa strega e prima di andare nella valle vi comandò al suo compare :<<Leon adesso non ruggire e non avvicinarti troppo agli unicorni>> sapevano del rischio che stavano correndo.